L'ebraico, l'aramaico e l'arabo che vivono nell'italiano
La lingua italiana è costellata di parole che derivano dall'arabo e dall'ebraico — parole usuali o dotte, che hanno il denominatore comune di un fascino speciale. È il fascino di quella terra che la nostra gente ha chiamato per secoli ‘oltremare’.
Ma come arrivano da noi così tante parole che appartengono a lingue di una famiglia così distante, quella delle lingue semitiche? E che parole sono, qual è il disegno del tappeto che risulta dall'intreccio?
In questo libro mettiamo in ordine una storia complessa, che si è svolta lungo due millenni. Una storia che ci porta l'incenso della narrazione biblica, le spezie e il sangue del viaggio di commercio e di conquista, l'asfissia e la libertà della convivenza.
Una storia cucita insieme con la trattazione di quasi centoventi parole che si possono leggere nell'ordine che si vuole, e delle dieci vie d'ingresso che hanno percorso — rese in illustrazioni.
Una storia scandita dal tempo ternario delle parole semitiche, delle loro radici fatte di tre consonanti, udite su tutta la piazza del Mediterraneo e d'Europa.
È un libro per chi subisce il fascino delle narrazioni dietro alle parole più insospettabili, per chi ama la conoscenza dei grandi movimenti di idee e di popoli in cui si srotola la storia, che apre vie accessibili verso meraviglie sempre nuove, e che parla di un patrimonio profondamente nostro. Un libro per chi ama trovare il disegno nella complessità del mondo.
Perfetto per fare un regalo a persone a cui si vuole donare una ricchezza che non si perde, per acquistare personalmente un'idea più precisa di questo filone di storia e di pensiero che condividiamo, e anche per recuperare al meglio decine e decine di perle trattate dal servizio di Una parola al giorno, e perdute nel passato di oltre 12 anni di pubblicazioni.